Il Guerro: un vino, una storia

Se Il Guerro fosse una persona, avrebbe il portamento austero di un gentiluomo d’altri tempi, lo sguardo profondo di chi ha vissuto molte stagioni e la determinazione di chi sa aspettare il momento giusto per esprimersi al meglio. Non è un vino che si concede subito: ha bisogno di tempo per rivelare la sua anima. E proprio come un uomo che si fa conoscere a poco a poco, Il Guerro conquista con la sua profondità, eleganza e carattere deciso.

Il nome stesso, Il Guerro, evoca una personalità forte e indomita. Non è un caso che sia prodotto andando in qualche modo controcorrente, rinunciando alle logiche della grande produzione industriale per puntare sulla qualità assoluta e sulla purezza del Nero di Troia.

La storia di questo vino inizia nei vigneti della tenuta Motta della Regina, nel cuore della Capitanata, una terra antica e vocata alla viticoltura da secoli. Qui, il Nero di Troia trova un habitat ideale: terreni calcarei, escursioni termiche marcate tra il giorno e la notte e un microclima che permette una maturazione lenta e graduale delle uve. Queste condizioni regalano al vino una struttura importante, tannini eleganti e un corredo aromatico straordinario.

Ma Il Guerro non è solo un prodotto del terroir: è anche il frutto di una scelta produttiva rigorosa, che segue principi di agricoltura biologica e una vinificazione naturale. Paolo Petrilli ha sempre creduto in un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente: nessun utilizzo di pesticidi, rese basse per ettaro, fermentazioni spontanee e affinamenti che non snaturano l’essenza del vitigno.

Il risultato? Un vino che racconta una storia di tradizione e innovazione, di territorio e passione. Un vino che non scende a compromessi e che si fa apprezzare per la sua identità forte e inconfondibile.

Se sei alla ricerca di un vino che parla la lingua del tempo e della natura, Il Guerro è la scelta perfetta.

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Nero di Troia: l’uva dal carattere forte e deciso

Il Nero di Troia è uno dei vitigni più affascinanti e misteriosi del sud Italia. Caratterizzato da una struttura robusta e una complessità aromatica senza pari, è considerato il grande vino rosso della Puglia, paragonabile ai più celebri vitigni italiani per eleganza e longevità.

Le origini del Nero di Troia sono avvolte nel mito. Secondo la leggenda, sarebbe stato portato in Italia da Diomede, l’eroe greco della guerra di Troia, che approdò sulle coste pugliesi piantando le prime viti. Una storia affascinante che, seppur priva di conferme storiche, ben si adatta al carattere fiero e indomabile di questo vitigno.

Il Nero di Troia di Paolo Petrilli: un’identità ben precisa

Paolo Petrilli ha scelto di coltivare il Nero di Troia in purezza, esaltandone le caratteristiche autentiche senza l’utilizzo di varietà internazionali. Le vigne si trovano nella tenuta Motta della Regina, un territorio collinare a 300 metri sul livello del mare, con un suolo ricco di calcare che conferisce al vino una straordinaria freschezza e mineralità.

A differenza di altri vitigni a bacca rossa, il Nero di Troia matura lentamente e viene vendemmiato più tardi rispetto ad altre uve. Questo processo permette di ottenere un frutto concentrato e ricco di polifenoli, essenziali per la struttura e la longevità del vino. I tannini, spesso vigorosi in gioventù, con il tempo si arrotondano e donano al vino una straordinaria setosità e profondità.

Un vitigno dalla personalità forte

Il Guerro, essendo ottenuto da Nero di Troia IGP Puglia, incarna alla perfezione la personalità di questo vitigno:

  • Austero ma raffinato, con un profilo aromatico che evolve nel tempo.
  • Elegante e complesso, con sentori di frutti rossi maturi, spezie, tabacco e cuoio.
  • Straordinariamente longevo, capace di affinarsi per anni, sviluppando nuove sfumature di gusto e aroma.

Questo è il motivo per cui Il Guerro non è un vino immediato: richiede tempo, attenzione e rispetto, proprio come le cose migliori della vita.

Se vuoi scoprire la vera essenza del Nero di Troia e assaporare un vino che racconta la sua storia in ogni sorso, Il Guerro è la scelta perfetta.

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Il processo produttivo: tradizione artigianale e innovazione enologica

La filosofia di Paolo Petrilli è chiara: rispettare la natura e il suo ritmo senza compromessi. Ogni vino dell’azienda è frutto di un lavoro meticoloso in vigna e in cantina, e Il Guerro non fa eccezione. Questo Nero di Troia IGP è il risultato di una combinazione unica di tradizione e innovazione, che permette di ottenere un vino autentico, senza forzature, capace di raccontare al meglio il terroir da cui proviene.

La vigna: la qualità nasce dalla terra

Tutto parte dal vigneto. Le uve destinate a Il Guerro crescono nella tenuta Motta della Regina, un terreno collinare a circa 300 metri di altitudine, caratterizzato da un suolo calcareo e povero, ma incredibilmente vocato alla viticoltura di qualità.

Qui, le rese per ettaro sono volutamente basse, per concentrare negli acini tutta la ricchezza aromatica e la struttura che rendono il Nero di Troia un vitigno unico. La viticoltura segue pratiche biologiche e sostenibili, senza l’uso di pesticidi o fertilizzanti chimici. Questo approccio non solo garantisce un prodotto più sano, ma contribuisce anche a preservare la biodiversità dell’ambiente.

Vendemmia manuale: solo i grappoli migliori

Il rispetto per la natura si traduce in una raccolta esclusivamente manuale, che avviene nelle prime settimane di ottobre. Questo periodo tardivo permette alle uve di maturare lentamente, sviluppando una maggiore concentrazione di zuccheri, aromi e tannini.

La selezione è severissima: solo i grappoli migliori vengono scelti per diventare Il Guerro. Questo garantisce che il vino abbia una struttura importante, tannini equilibrati e una grande profondità di gusto.

Fermentazione naturale e affinamento senza compromessi

In cantina, la filosofia di Paolo Petrilli è chiara: minimo intervento per massima espressione del terroir. Ecco perché:

  • La fermentazione avviene spontaneamente, senza aggiunta di lieviti selezionati, sfruttando quelli naturalmente presenti sulle bucce.
  • Il mosto fermenta in tini di legno tronco-conici, che permettono una gestione ottimale della temperatura e una vinificazione più morbida.
  • Il vino viene affinato in legno e acciaio, per mantenere freschezza e longevità senza sovrastare le note fruttate e speziate del Nero di Troia.

Il risultato? Un vino puro e identitario

Questo processo produttivo, unendo tradizione e innovazione, consente a Il Guerro di mantenere una personalità forte, una grande longevità e un’eleganza senza tempo.

Se cerchi un vino che racchiuda tutta l’anima della Puglia in un calice, Il Guerro è la scelta giusta.

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Profumi e sapori: un viaggio sensoriale nel calice

Degustare Il Guerro significa intraprendere un viaggio attraverso i sapori e i profumi della Puglia. Ogni sorso racconta la storia di una terra antica, fatta di vigne battute dal vento, suoli calcarei e un microclima ideale per la viticoltura di qualità. Il Nero di Troia, in questa interpretazione firmata Paolo Petrilli, si esprime con una personalità complessa e avvolgente, capace di affascinare sia gli intenditori che chi si avvicina per la prima volta a questo vitigno.

Il colore: un blu profondo che si riflette nel calice

Se Il Guerro fosse un abito, sarebbe di un blu intenso, elegante e senza tempo. La stessa intensità la ritroviamo nel calice, con un rosso rubino fitto e profondo, quasi impenetrabile. Con l’invecchiamento, i riflessi virano verso tonalità granato, segno della sua grande evoluzione e longevità.

Il profumo: una sinfonia di aromi avvolgenti

Avvicinando il calice al naso, si viene subito avvolti da un bouquet intenso e stratificato. Il Guerro si distingue per la sua evoluzione aromatica, che si sviluppa in diverse fasi:

  • Note fruttate: ciliegia matura, prugna nera e mora, che donano rotondità e morbidezza.
  • Sentori speziati: pepe nero, chiodi di garofano e tabacco, che aggiungono profondità e struttura.
  • Sfaccettature balsamiche: richiami di eucalipto e liquirizia, che conferiscono freschezza ed eleganza.
  • Accenni terrosi e tostati: cuoio, cacao amaro e legno pregiato, segno del suo affinamento curato.

Il gusto: una struttura potente ed equilibrata

Al palato, Il Guerro è un vino che non si dimentica facilmente. Ha una struttura decisa ma armoniosa, grazie a un perfetto bilanciamento tra acidità, tannini e corpo.

  • L’attacco è avvolgente, con una morbidezza che invita al sorso successivo.
  • I tannini, inizialmente austeri, si integrano perfettamente, conferendo una grande eleganza.
  • La sapidità e la mineralità tipiche del suolo calcareo donano freschezza e verticalità.
  • Il finale è lungo e persistente, con una piacevole sensazione di spezie dolci e note balsamiche che lasciano il palato appagato.

Un vino che evolve nel tempo

Il Guerro è un vino che sa maturare e migliorare con il passare degli anni. Se degustato giovane, esprime potenza e vigore; con l’affinamento in bottiglia, invece, i tannini si arrotondano e gli aromi si arricchiscono di nuove sfumature, rendendolo ancora più intrigante e sofisticato.

Se cerchi un vino che sappia raccontare una storia di autenticità e territorio, Il Guerro è la scelta ideale.

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Il Guerro a tavola: gli abbinamenti perfetti

Un vino come Il Guerro, così strutturato, profondo e complesso, merita abbinamenti all’altezza. La sua intensità lo rende il protagonista ideale di cene speciali e momenti di degustazione, dove ogni piatto viene valorizzato dalla sua eleganza e dalla sua ricchezza aromatica.

Ma con quali cibi si sposa meglio questo Nero di Troia IGP Puglia? Scopriamolo insieme.

Carni rosse e selvaggina: il compagno ideale per piatti strutturati

Il Guerro è un vino importante, con tannini ben presenti e una grande persistenza. Questo lo rende perfetto per accompagnare carni rosse succulente e piatti di selvaggina, dove la sua acidità e la sua forza tannica bilanciano perfettamente la consistenza della carne.

Brasato di manzo al vino rosso – Un classico intramontabile, dove i sapori intensi della carne trovano un’eco perfetta nelle note speziate del Guerro.
Agnello arrosto alle erbe mediterranee – Il sapore deciso dell’agnello si fonde con l’eleganza del vino, creando un abbinamento armonico.
Cinghiale in umido con polenta – Un piatto rustico e avvolgente che richiama la tradizione, perfetto con la profondità del Guerro.

Formaggi stagionati: un contrasto di sapori avvolgenti

Il Guerro si abbina magnificamente anche a formaggi dal gusto intenso e complesso, dove i tannini del vino incontrano la sapidità e la cremosità del formaggio, creando un equilibrio perfetto.

Pecorino pugliese stagionato – Il Guerro ne esalta la persistenza aromatica, rendendo il connubio irresistibile.
Caciocavallo podolico – La sua nota burrosa e leggermente affumicata si sposa con le sfumature speziate del vino.
Parmigiano Reggiano 36 mesi – Un abbinamento elegante, dove la sapidità del formaggio trova equilibrio nella struttura del Guerro.

Paste e primi piatti della tradizione: un tocco mediterraneo

I primi piatti della cucina italiana sono un’ottima scelta per valorizzare il Guerro. I sapori decisi e ben strutturati si armonizzano con la complessità del vino, creando un’esperienza di degustazione unica.

Orecchiette al ragù di agnello – Il ragù, con il suo sapore ricco e speziato, si lega perfettamente alla struttura tannica del Guerro.
Pappardelle al sugo di lepre – Un piatto robusto, perfetto per accompagnare le note profonde e speziate del vino.
Lasagna al ragù tradizionale – Un classico che trova nel Guerro un alleato ideale per bilanciare il sapore intenso della carne e della besciamella.

Abbinamento insolito: il cioccolato extra-fondente

Per chi ama sperimentare, Il Guerro si sposa sorprendentemente bene con il cioccolato extra-fondente (minimo 70%). La sua struttura tannica e le sue note speziate si intrecciano con l’amaro e la profondità del cacao, creando un contrasto affascinante e raffinato.

Il Guerro: un vino per momenti speciali

Sia che tu lo abbini a un piatto della tradizione, a una selezione di formaggi o a un dessert insolito, Il Guerro saprà sempre sorprendere ed emozionare. La sua complessità e versatilità lo rendono ideale per le occasioni in cui si vuole assaporare un vino che racconta una storia e lascia un ricordo indelebile.

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Perché scegliere Il Guerro

Il Guerro è più di un vino: è una dichiarazione d’intenti, un’ode alla tradizione vitivinicola pugliese, ma con uno sguardo rivolto al futuro. È il risultato di un lavoro meticoloso, di scelte coraggiose e di una passione inesauribile per la terra.

Sceglierlo significa portare in tavola autenticità, eleganza e carattere, in un calice che racconta storie di tempo, pazienza e dedizione.

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